venerdì 6 aprile 2012

Una poesia di Raboni

Scrivo qui sotto questa poesia di Giovanni Raboni tratta dal libro Il più freddo anno di grazia.


La tenerezza del guscio d’uovo
dolcemente svuotato con la bocca
e ornato con paesaggi lontani
siamo in molti a pensare che non c’è
modo di imballarlo come si deve
un oggetto così fragile, così breve e così
c’è poco da sperare
nella salvezza del guscio d’uovo.



Ogni volta che la leggo è come la prima volta. Spero che l'uovo rimanga intatto anche se so che c'è poco da fare. Che è vero che è fragile e breve.
Pasqua. Oggi per me vuol dire tenere gli occhi sempre aperti sulla fragilità e sulle crepe conservando però la speranza che la tenerezza abbia in sé anche il dono di durare, di resistere, di salvarsi.

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