venerdì 17 agosto 2012

nodo

Mi piace lavorare la creta. Un regalo perfetto è quel blocco grigio scuro, pesante, pieno d'acqua. Tutto ancora da prendere a morsi con le mani per imprimere una forma. Lo sa il mio amore che me lo porta. Qualche giorno fa ne ho preso un pugno dopo giorni duri, assolutamente senza parole. Due bambini hanno perso la mamma. Mi sono chiesta cosa resta oltre al vuoto.
Dove la forza, quale pazienza ci vorrà.
Io spero in questo nodo che non si scioglie, nel corpo che ha memoria e lo custodirà.





un nodo che non scordo il primo abbraccio
che ho dato al mio appena nato
ogni volta portato al viso
saggiare la sua pelle con un bacio
aspettare che aprisse ancora gli occhi
sentire il sangue che tornava
sentire il latte che montava
mio per te, tu da me
cresciuto uscito rivelato
tremavano le braccia e i ginocchi
a saperlo per sempre a me era legato



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